Cresciuto in uno sperduto paesino di cinque abitanti sotto alle vette del Monte Rosa, i confini disegnati dalle montagne lo portano a sognare e ad immaginare ciò che sta oltre ai limiti della propria vista. Inizia un percorso scorrelato e frenetico lungo il quale diventa maestro di sci, si laurea in Fisica Teorica, pubblica una raccolta di poesie, si traferisce a Vienna per seguire il sogno del dottorato in Matematica e immergersi così in quel mondo astratto che non ha confini se non quelli del proprio pensiero.

Lungo questo percorso vive a Parigi, Los Angeles, Kyoto, Vienna, Parigi, Bonn, Coimbra, Poitiers, e soprattutto nella città che più di tutte lo ha segnato: la nebbiosa Pavia.

La passione per la letteratura russa e la curiosità per l’Unione Sovietica lo portano a vagabondare attraverso gli stan dell’Asia Centrale dove trova una dimensione nuova dalla quale non riuscirà più a staccarsi. L’interesse per le altre culture lo spinge a vagabondare per l’Iran durante la rivoluzione, ad essere ramingo in Afghanistan, girare Cuba, passare il confine della Transnistia nel Marzo 2021 e bussare ai confini dell’Ucraina. Nel suo vagabondare non conosce alberghi o ristoranti ma solo l’ospitalità di quelle culture che spesso ci spaventano.

Nel suo zaino si carica più di 50 paesi, ma soprattutto migliaia di incontri e aneddoti.

Il sorriso è il passaporto più potente del mondo, nessuna porta rimane chiusa di fronte alla curiosità di un vagabondo pronto ad imparare e mai a giudicare.